E' un anno che ho cambiato il nome di battesimo e nessuno se ne è accorto.
La decisione è avvenuta dopo lunga e profonda meditazione ed è motivata. Mia madre mi ha sempre detto che porto il nome di suo padre. Ma qui sta il problema! Mio nonno si chiamava sì Giovanni ma non Giovanni Battista festeggiato il 24 giugno bensì Giovanni Nepomuceno. festeggiato il 16 maggio. Perchè dunque dovrei festeggiare un santo che non è quello originario di mio nonno. Sempre mia madre afferma che la scelta è stata fatta proprio perchè Giovanni Nepomuceno è del tutto sconosciuto dalle nostre parti, mentre Giovanni Battista è uno dei santi che proprio a Palermo è più conosciuto e venerato. Sta di fatto che pur avendo comunicato ad amici e parenti la data del mio nuovo onomastico nessuno se ne è ricordato, compresa mia madre che mi ha festeggiato, come del resto tutti gli altri, sempre il 24 giugno.
Sul Battista si sa molto per cui mi asterrò da qualsiasi riferimento alla vita. Eccovi, invece, alcune brevi notizie, tratte dalla rete, su S.Giovanni Nepomuceno.
Nacque nel 1330 a Napomuk, in Boemia, fu consacrato sacerdote a Praga e divenne predicatore di corte del re Venceslao. La moglie del re, Giovanna di Baviera, conosciutolo, lo scelse come confessore. Il re, corrotto, sospettava che Giovanna gli fosse infedele e la tormentava spesso per conoscere ciò che esisteva solo nella sua mente. Si rivolse così a Giovanni per conoscere le confessioni della donna. Ma il santo si rifiutò di rispondere. Nonostante le minacce Giovanni si mostrò inflessibile. Tale fermezza gli costò la condanna ad essere gettato nel fiume Moldava. Sul ponte della città tra il sesto e il settimo pilastro venne gettato nella corrente. Il mattino seguente il corpo venne ritrovato sulle rive del fiume circondato da una strana luce; ciò sarebbe accaduto il 16 maggio del 1383. Il luogo della sua esecuzione, il Ponte Carlo è tuttora luogo di venerazione e viene ricordato da una lapide; secondo la credenza popolare toccando la lapide con la mano sinistra si avrà fortuna per i successivi 10 anni.
Quando nel 1719 la sua tomba nella cattedrale di Praga fu aperta, fu dichiarato che la sua lingua era stata trovata incorrotta, per quanto raggrinzita. Egli è dunque protettore degli alluvionati, degli annegati e dei ponti.
Non so perchè, ma alla fine c'è qualcosa nella vita di questo santo che mi avvicina a lui. Voi che ne pensate? Provate a toccarmi la lapide, forse anche voi avrete fortuna per i prossimi 10 anni.
La decisione è avvenuta dopo lunga e profonda meditazione ed è motivata. Mia madre mi ha sempre detto che porto il nome di suo padre. Ma qui sta il problema! Mio nonno si chiamava sì Giovanni ma non Giovanni Battista festeggiato il 24 giugno bensì Giovanni Nepomuceno. festeggiato il 16 maggio. Perchè dunque dovrei festeggiare un santo che non è quello originario di mio nonno. Sempre mia madre afferma che la scelta è stata fatta proprio perchè Giovanni Nepomuceno è del tutto sconosciuto dalle nostre parti, mentre Giovanni Battista è uno dei santi che proprio a Palermo è più conosciuto e venerato. Sta di fatto che pur avendo comunicato ad amici e parenti la data del mio nuovo onomastico nessuno se ne è ricordato, compresa mia madre che mi ha festeggiato, come del resto tutti gli altri, sempre il 24 giugno.
Sul Battista si sa molto per cui mi asterrò da qualsiasi riferimento alla vita. Eccovi, invece, alcune brevi notizie, tratte dalla rete, su S.Giovanni Nepomuceno.
Nacque nel 1330 a Napomuk, in Boemia, fu consacrato sacerdote a Praga e divenne predicatore di corte del re Venceslao. La moglie del re, Giovanna di Baviera, conosciutolo, lo scelse come confessore. Il re, corrotto, sospettava che Giovanna gli fosse infedele e la tormentava spesso per conoscere ciò che esisteva solo nella sua mente. Si rivolse così a Giovanni per conoscere le confessioni della donna. Ma il santo si rifiutò di rispondere. Nonostante le minacce Giovanni si mostrò inflessibile. Tale fermezza gli costò la condanna ad essere gettato nel fiume Moldava. Sul ponte della città tra il sesto e il settimo pilastro venne gettato nella corrente. Il mattino seguente il corpo venne ritrovato sulle rive del fiume circondato da una strana luce; ciò sarebbe accaduto il 16 maggio del 1383. Il luogo della sua esecuzione, il Ponte Carlo è tuttora luogo di venerazione e viene ricordato da una lapide; secondo la credenza popolare toccando la lapide con la mano sinistra si avrà fortuna per i successivi 10 anni.
Quando nel 1719 la sua tomba nella cattedrale di Praga fu aperta, fu dichiarato che la sua lingua era stata trovata incorrotta, per quanto raggrinzita. Egli è dunque protettore degli alluvionati, degli annegati e dei ponti.
Non so perchè, ma alla fine c'è qualcosa nella vita di questo santo che mi avvicina a lui. Voi che ne pensate? Provate a toccarmi la lapide, forse anche voi avrete fortuna per i prossimi 10 anni.
2 commenti:
Io non so a quale lapide fai riferimento, io l'unica lapide che ti toccherò sarà quella nella quale ti vruricheremo.
A questa sera
Mi sto toccando le due parti sottostanti della lapide, per l'appunto
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