lunedì 29 dicembre 2008

Ode al 2008 che se ne va (per fortuna!)

Caro mio duemilaeotto
Alla fine te ne vai.
Devo dire che m’hai rotto
Combinando tanti guai.

Ma però, per compensare
i tuoi sbagli che son tanti,
porta via senza esitare
tutti sti politicanti!

Porta via, prima di tutto,
ben lontano dai coglioni,
Il più grande farabutto,
quel tuo tale Berlusconi

Ma insieme allo zio Silvio
porta via anche il codazzo.
Butta giù da ponte Milvio
Quelle gran teste di cazzo

Sto parlando di Cicchitto,
Che dovrebbe stare zitto,
di Bocchino e Capezzone
Che di tutti è il più leccone

Non scordare, te ne prego,
di portarti via Brunetta.
Lo puoi metter, con sussiego,
dentro piccola borsetta

Che dir poi di Mariastella,
la maestra di morale?
Non sa scrivere cartella
Ma sa esprimersi all’orale.

Non lasciare qui Tremonti,
Bossi, Alfano e la Garfagna.
Se ci saldi tutti i conti
Qui l’Italia ci guadagna!

Caro mio duemilaeotto
ti dirò un po’ in disparte
e non tanto sotto sotto:
non vogl’esser più di parte!

Se t’en vai velocemente
Non scordarti qui Veltroni
Che seppur “pacatamente”
C’ha scassato li maroni

E con lui, anno nefasto,
porta via senza incertezza
quell’emerita schifezza
Dal partito democrasto

Caro mio anno passato
Un auspicio qui rinnovo
Che dirò un po’ incazzato
Al tuo collega nuovo

Caro anno che cominci
Statti accorto a quel che fai!
Te ne prego vieni e vinci
Perché sennò siamo nei guai!

Dì a tutti i cani e i gatti,
Che al momento di votare
Sono sempre un po’ distratti:
non lasciamoci fregare!

Donne, uomini, bambini.
Ricordate esseri umani!
I nostri poveri destini
Stanno nelle nostre mani!

venerdì 26 dicembre 2008

Addapassàanuttata

In questo momento di transizione tra una festa e l'altra, il non ricevere notizie è pur sempre una buona notizia.
Scusatemi ma non riesco ad essere contento e sereno in questi giorni. L'ultima non lieta notizia ricevuta la vigilia di Natale si somma all'altro evento (per me nefasto) che si avvicina, cioè la nottata più brutta dell'anno, quella del 31. Dipendesse da me mi andrei a coricare ben prima della mezzanotte ma non mi è possibile farlo. Vi assicuro però che nulla mi lega a questa ricorrenza che trovo stupida, anche perchè i festeggiamenti alla fine portano pure un pò di attasso. E poi cosa c'è da aspettarsi di bello dall'anno nuovo? Nulla. Allora concediamoci questa ennesima fritturina di illusione condita con una spremuta di miopìa. Mentre la barca procede di mascone.
Comunque addapassàanuttata!

giovedì 25 dicembre 2008

Si è spenta una luce a Natale

In ricordo di Salvo, giovane ramo spezzato la vigilia di Natale

domenica 21 dicembre 2008

Sono o non sono l'uomo di casa?!

Chi li porta i pantaloni in casa? Io naturalmente. Sono l'uomo di casa il CF che compare accanto al mio nome nello stato di famiglia.
Questa sigla, all'inizio della mia vita di marito e padre, mi ha sempre inorgoglito: "Capo Famiglia", soprattutto la parola "capo" mi rendeva fiero di me stesso.
Dopo alcuni anni però (e ne sono passati parecchi e non voglio dire quanti) ho la sensazione che la sigla voglia dire tutt'altro.
In realtà non prendo moltissime decisioni ma quelle poche che assumo sono di un'importanza veramente "decisiva". "Qui decido io", finalmente dico tra me e me, quando arriva l'ora di giocare duro. Ecco qui di seguito le decisioni la cui responsabilità incombe esclusivamente sulla mia persona .

"A che ora la butto la munnizza? Adesso o tra 5 minuti?"
"Ti vengo a prendere quando decido io (dopo che tu mi fai sapere l'orario di rientro a casa!) E non si transige. Capito?"
"Vuoi avere il permesso di partire da sola? Te lo dico io cosa devi fare. Chiedi alla mamma: se la mamma è d'accordo, allora puoi partire. Se la mamma non è d'accordo, allora non puoi partire. E non cercare di convincermi a cambiare idea"
"Firmo io l'assegno, vabbene!
Alla luce di quanto penso abbiate capito, ho qualche interpretazione più adeguata della sigla C.F.:
Completamente Fottuto
Certamente Fregato
Caro Fesso
Chiaramente Fallito
Campa Fiducioso
Chinato Fieramente
Celermente Firma
Capiti (a) Fagiolo
Caccia i fioriri (o moneta alternativa)
Cerca Finanziamenti etc.
Se ne avete altri da aggiungere...


Doppi sensi

La mia vecchia mamma, che ha la bellezza di 87 anni, va dicendo in giro che ha un figlio "Molto estroso" il che naturalmente viene regolarmente confermato da tutti! "Se lo dice tua madre che sei molto estroso allora è vero" oppure "L'ho sempre detto anch'io che sei estroso, un grande estroso". In effetti mia madre lo dice nel senso giusto del termine ma mancu lei babbìa. A proposito di doppi sensi o quasi mi racconta sempre la filastrocca che a sua volta gli raccontava suo padre (nonchè mio nonno di cui porto il nome, morto a causa dei bombardamenti del '43) il quale amava molto i doppi sensi anche perchè, ai suoi tempi le porcherie non si potevano dire, come faccio io esplicitamente (e i miei alunni lo possono confermare).
La filastrocca è la seguente:
"Se vuoi veder Milano, Torino imbocca".
Con qualche piccolo accorgimento (tipo allungamento o accorciamento di parole e cambi di lettere), il tutto diventa un'altra cosa. A voi la soluzione.

sabato 20 dicembre 2008

Consumismo

Consumismo, una parola del vocabolario italiano che in queste feste è sulla bocca di tutti, sicuramente proviene dal siciliano. Quanta gente infatti al rientro dallo shopping natalizio si sarà detto : " Mih, oggi mi consumai!"

mercoledì 17 dicembre 2008

Ciao Umberto

Può, una ruspa, avere una mano delicata?
Può, una ruspa, avere le dita sottili?
Cosa trova una ruspa che scava per terra?
Sassi, pezzi di legno, brandelli di stoffa, di vita, di ricordi.
Gioie, poche. Dolori, molti!
Può, una ruspa che scava la terra, avere dita sottili?

martedì 16 dicembre 2008

Voglio un regalo per Natale

Cosa mi regalate per Natale?
voglio un pensiero.
Non un'ovvietà, nè cose troppo "scontate" (anche se c'è la crisi).
Sforzatevi, create e scrivete.
L'immaginazione deve sempre essere al potere!

domenica 14 dicembre 2008

Lettera da Babbo Natale

Ho ricevuto una lettera da parte di Babbo Natale che così mi scrive:

Caro Giovanni
Ho ricevuto anche quest'anno la tua solita letterina di Natale.
Mah, non capisco. Hai la bellezza di 53 anni e ti ostini ancora a mandarmi le letterine? Ma non ti vergogni?
E dopo tanti anni non hai ancora capito che quello che chiedi non sono in grado di realizzarlo? Mica son Padre Pio, anzi San Pio!
Forse non hai capito bene il meccanismo della cosa.
Innanzi tutto devi sapere che qui di letterine ne arrivano a milioni e da tutte le parti del mondo. Ti sembra possibile, ti sembra logico, che un vecchio come me possa esaudire tutte le richieste? Certamente no!! Anche perchè c'è la crisi è ho dovuto licenziare un sacco di renne.
Ma tu ti ostini ancora a mandarmi le letterine con le tue stupide richieste.
A dire il vero non sei proprio il solo. Dall' Italia, della tua stessa età, c'è un gruppo che si ostina a scrivermi. Dovete essere proprio ridotti male, laggiù, se continuate a fare richieste praticamente impossibili: la pace nel mondo, l'amore, la fratellanza, la solidarietà: ma siete pazzi?
Qui si lavora solo con i grossi numeri. Mi spiego meglio. Possiamo esaudire solo i grossi ordinativi di richieste, scegliendole tra quelle più alla moda.
Proprio per venirti incontro, tenuto conto della tua età e del fatto che in più di 50 anni non ho potuto esaudire neppure un piccolo tuo desiderio, ti faccio questa proposta. Riscrivimi un'altra volta ed inserisci nella lettera una richiesta a scelta tra quelle pervenutemi dai palermitani. Così, nel gruppo, avrai qualche probabilità che sia accolta e così la smetterai di seccarmi per il futuro, che sono vecchio è ho due palle così!
Scegli una tra queste possibilità:
1) che l'assessore al traffico possa avere un colpo di diarrea triplo
2) che possa vincere al gratta e vinci
3) che possa azzeccare la bolletta Snai
4) che possa essere abolito il regime del 41 bis
5) che possa avere uno stipendio (non un lavoro perchè sennò mi stanco)
6) che possa avere un posto di sostituto guardiano nei giorni dispari dei mesi pari, dalle 8 alle 10, negli anni bisestili, che mi ha promesso, se voto per lui, il prossimo candidato a sindaco
7) che possa avere l'ultimo cellulare I Phone da 1200 euro anche se sono disoccupato e non sono capace di usarlo
8) che i professori di mio figlio possano avere un colpo di acido perchè me lo bocciano sempre
9) che la mia ex moglie trovi un fesso che se la faccia così smette di perseguitarmi
10) che possa partecipare all'Isola dei famosi, la talpa, XFarm, male che vada a Amici, anche se solo tra il pubblico
11) che possa farmi quattro sedute di lampada
12) che possa comprarmi un SUV superinquinante, anche di seconda mano, perchè così quando esco le persone pensano "che culo" mentre praticamente sono un vero pezzente senza una lira
13) che possa avere un abbonamento a Mediaset Premium per vedermi a casa tutte le partite e soprattutto il processo di Biscardi il lunedì e parlare solo di questo a scuola o al lavoro, perchè sono un vero sportivo
14) che possa andare alle Maldive perchè ci vanno tutti
15) che il mio vicino, che mi fotte sempre il parcheggio, possa essere fulminato da una scarica a 20.000 volt
16) che a mio figlio non manchi mai l'ultima scarpetta Prada sennò mi cresce complessato
17) che la scuola mi dia presto l'assegno per i libri che non gli ho mai comprato
18) che alla televisione non manchino mai i reality show perchè questa è vera vita
19) che mia cognata possa cadere dalle scale così la smette di rompere
21) che qualcuno si occupi di "coprire" la mia collega acida così si calma e non mi scassa più
22) che il mio dottore mi possa prescrivere la risonanza magnetica e la tac per il mio pericolosissimo unghio incarnito
23) che il sindaco vada veramente a sciare in montagna e la smetta di farsi le piste in città
Caro Giovanni scegli tra le richieste che la maggior parte dei palermitani mi ha inviato. Ti prometto che cercherò di esaudirla, poi sparisci definitivamente dalla mia vita.
Tuo Babbo Natale

E io che avevo fiducia in Babbo Natale!!!
Possiamo allungare la lista? Mandatemi altre richieste. Le metterò in coda a quelle dei veri palemmitani!

venerdì 12 dicembre 2008

Facebook

Sono anch'io su facebook, ma ancora non sono del tutto convinto.
Il problema è che funziona come l'opposto del venditore di sale:
- Quando mi cercate, non mi trovate! -
Qui quando non mi cercate mi trovate sempre e, soprattutto, sapete tutti i peli miei e degli altri.
Mah, sarà, ma sono amante della privacy, per quanto con un blog su internet parlare di privacy mi pare cazzata orba!!

mercoledì 10 dicembre 2008

Il facitore di puzzle

Il facitore di puzzle era contento di se'.
Aveva iniziato a fare puzzle da alcuni anni e la sua era stata una vera e propria progressione.

Dapprima si era specializzato nei puzzle da 100 pezzi e per un certo tempo si era divertito a comprarne una caterva. Il suo scopo era quello di assemblare le tessere nel minor tempo possibile.
Quando arrivò a 30 secondi capì che non si poteva fare di meglio per cui si stufò e passò ad un livello di difficoltà maggiore: 500 pezzi. Anche qui passò parte del suo tempo a battere il record di velocità ma meno di 2 minuti e 45 non si poteva proprio fare.

Quindi passò al livello superiore: 1000 pezzi.
Il facitore di puzzle era contento e i puzzle si affastellavano nella sua casa sino ad occupare in pratica tutte le sue stanza. Avrebbe potuto regalarne alcuni, di puzzle. Ma il facitore si era affezionato ai suoi puzzle che naturalmente conosceva e riconosceva a memoria.
Se qualcuno gli chiedeva il perchè di questa passione sfrenata la sua risposta era sempre la stessa: "Nella vita bisogna sempre mettere le cose a posto. Ogni piccola cosa in questo universo ha un suo posto e tocca a noi trovarlo"
Il facitore di puzzle continuò nella sua progressione: 2000 pezzi, poi 3000 e ancora 4000 mila e infine 5000. Le sue giornate passavano in casa, chino sulla sua scrivania a cercare di mettere ogni piccola tessera al suo posto. Certe volte dimenticava di mangiare e in pratica non aveva più amici, il facitore di puzzle. Ma non se ne accorgeva e la sua vita trascorreva così passando da un puzzle all'altro, senza sosta.
Poi un giorno, mentre stava per concludere il suo ennesimo puzzle di 6000 pezzi, si accorse che proprio alla fine c'era l'ultima tessera che, nella forma, non corrispondava per nulla allo spazio libero che era rimasto, posto com'era giusto al centro della figura. "Impossibile" -pensò tra se' e se- "non è mai accaduto prima. I puzzle son fatti al computer, non è possibile sbagliare".
Non riusciva a darsi pace il povero facitore. Decise
allora di smontare il puzzle e di rifarlo daccapo. Alla fine del suo sforzo tuttavia si ritrovò sempre con la stessa tessera, ma paradossalmente lo spazio vuoto non era quello di prima ma un altro, in un altro posto della figura.
Sembrava impazzito il facitore e smontò e rimontò decine di volte quel puzzle; ma ogni volta quella maledetta tessera non trovava la giusta collocazioine e soprattutto quel bastardo di spazio era sempre in un posto diverso: una volta in alto, una volta in basso, una volta di qua, un'altra volta di là. "Non è possibile, forse sto diventando pazzo" si disse.
Intanto il tempo passava e il facitore si era ridotto ad una larva umana. Magro, anoressico, si nutriva di qualche liquido, non usciva mai di casa e non vedeva più nessuno e nessuno lo cercava più.

Quasi allo stremo delle forze, decise ancora una volta di tentare di ricostruire il suo puzzle. Le forze gli mancavano, giaceva quasi riverso sulla scrivania, accoccolato accanto al suo puzzle. Di tanto in tanto un rivolo di saliva gli usciva dalla bocca, scendeva lungo la barba incolta e veniva a depositarsi sul puzzle esattamente come una lumaca che con la sua bava traccia un percorso.
Non ci vedeva quasi più il facitore di puzzle e strabuzzava gli occhi alla ricerca delle tessere da inserire. Sapeva di essere alla fine della sua strada ma prima di morire voleva avere quest'ultima soddisfazione.
Così, con un ultimo sforzo, riuscì ad inserire le ultime tessere mancanti.
Sì, ce l'aveva fatta! Era riuscito a finire il puzzle. Aveva vinto lui, anche questa volta. Con l'ultimo smozzico di forza rimastagli si sollevò a fatica sulle braccia per guardare il puzzle nella sua interezza e solo allora si rese conto del soggetto della foto a cui non aveva mai fatto attenzione prima: era una grossa lapide funeraria, al centro della quale si leggevanonitidamente il suo nome e cognome, la sua data di nascita e di morte (quel giorno stesso) e la scritta "Qui giace un misero uomo che sprecò buona parte della sua piccola ed inutile esistenza nella vana illusione di poter sempre mettere tutte le cose a posto".

domenica 7 dicembre 2008

Il silenzio

Il silenzio non è un orrore. In una notte come
questa possiamo ascoltare mille voci dell'universo
e scoprire che il silenzio è meraviglioso.
Fabrizio De Andrè

Parliamo di fumetti

Ho dimenticato di dire che sono un piccolo collezionista di fumetti. Tra i miei e quelli di mia figlia (che preferisce ohibò i manga) avremo quasi un migliaio di pezzi senza contare la collezione dei primi 100 Tex che non tengo a casa!
Tra tutti, visto l'età, preferisco quelli detti della "linea chiara" tipo Blake and Mortimer (di cui mostro la copertina di uno dei più riusciti fumetti della serie).
Si tratta di due investigatori inglesi che da più di 50 anni imperversano per l'Europa, mentre in Italia c'erano solo Topolino e Tin Tin (con tutto il rispetto!). L'autore è un belga, certo Jacobs, morto da parecchi anni. I suoi personaggi, però, continuano a vivere ed avere grande successo mondiale.

Durante i miei ripetuti viaggi, soprattutto in Francia e in Belgio, andando per librerie, ho potuto capire come gli altri popoli non hanno lo stesso nostro approccio al fumetto, nel senso che non lo ritengono affatto una pubblicazione di serie B. Al contrario i fumetti sono apprezzati e letti da tutti, grandi e bambini.

Entrando a una delle FNAC di Parigi, troverete un reparto fumetti ricchissimo e frequentatissimo di persone di tutte le età. Chi verrà con me a Grenoble avrà modo di rendersene conto personalmente!

Si avvicinano le feste

Si avvicinano le feste.
Che palle!!!!

martedì 2 dicembre 2008

Blog troppo cortese

Ricevo sempre commenti cortesi e gentili e questo mi fa bene al cuore.
Voglio però vedere , percepire, sentire anche the dark side of the moon.
Shoot me please!


lunedì 1 dicembre 2008

Che stress!!!

Quando torno a casa, dopo una riunione con i genitri, sono molto stanco, quasi svuotato d'energie mentali. Non so perchè ma mi accade quasi sempre. In questi momenti il mio lavoro mi risulta particolarmente pesante e non mi sembra l'ora di andare in pensione.
Per fortuna però, questo stato d'animo è solo passeggero.
E voi? Come vi sentite dopo?