venerdì 26 giugno 2009

Esami di Stato

Datosi che in Italia prende sempre più piede la mentalità leghista settoriale, periferica, locale, regionale, circoscritta, che secondo una logica particolarista verrebbe a ridimensionare il ruolo dello Stato nella gestione della cosa pubblica, mi viene di pensare che la denominazione di "Esame di Stato" con il quale una volta si chiamava l'esame di Maturità, sia quanto meno obsoleta, vetusta se non arcaica e démodée (notare il francesismo con accordo al femminile che però è sbagliato in quanto in italiano, quando si usano le parole straniere, l'accordo non si fa).
Preferirei quindi parlare di Esame Federo-regional-meridio-insular-siculo-occidentale-panormo-sanlorenzesco; questa denominazione sarebbe più adeguata alle moderne necessità di decentramento della nostra ex patria. In fondo riflettendoci bene, cosa abbiamo in comune noi della zona S.Lorenzo con quelli che stanno alla Bandita? Pretendo anzi che le mie tasse vengano spese solo ed esclusivamente a beneficio degli abitanti della borgata S.Lorenzo escludendo tassativamente quelli di Resuttana che hanno una storia diversa dalla nostra, parlano un dialetto diverso e soprattutto stanno più a sud di noi, questi terroni!
Ritornando alla nuova denominazione degli esami vi pongo un piccolo quesito: dove si potrebbero svolgere i seguenti esami?:
-Esame Federo-regional-settentrio-padano-romagno-estense.
-Esame Federo-regional-settentrio-trivenetoriental-trevigiano.
Pensate un pò a un bel diploma che si ricolleghi al territorio specificando in modo dettagliato le competenze acquisite dallo studente e aderenti alle esigenze della collettività presso la quale la formazione è stata fornita:
"Esame Federo-regional-meridio-insular-siculo-occidentale-panorno-sanlorenzesco - Maturità Tecnicp-Commerciale - Diploma di Perito Economico-Aziendale in Impresa Locale con Capitale a Partecipazione Mafiosa Dedita al Riciclaggio di Denaro Proveniente da Traffici Illeciti."
Vi rendete conto di come il possessore di un simile diploma potrebbe ottenere immediatamente un posto di lavoro, data la sua alta specializzazione? (Cliccate sulla foto del diploma, please)

domenica 21 giugno 2009

Se qualcuno dovesse trovarla, per piacere me la può restituire?

In margine alle famigerate attività connesse con la valutazione di fine anno, volgarmente note col nome corrente di "scrutini finali", mi "cammina stancamente" l'obbligo (avrei dovuto dire "corre" ma in realtà quest'obbligo si trascina pietosamente) di esprimere un giudizio personale sugli avvenimenti appena conclusi.
Ogni volta che terminano le attività di cui sopra, riecheggia nei corridoi delle scuole della repubblica e quindi anche della nostra, almeno da quando faccio questo mestiere (ma credo che bisognerebbe risalire a quando gli scrutini furono inventati) la medesima frase che alcuni colleghi proferiscono disgustati facendo riferimento, fuori dai denti, ad una certa faccia che qualche collega avrebbe persa!
Resto particolarmente perplesso; come è possibile che regolarmente, alla fine di ogni anno scolastico, c'è qualche docente talmente distratto da perdere sempre ed immancabilmente la propria faccia? E come farebbe tecnicamente questo docente a perderla? Dove la perderebbe? E come mai non si accorge di stare per perderla? Questo collega sarebbe poi fornito di facce a strati per cui perdendone una ce ne sarebbe un'altra pronta sotto? E poi questa faccia alla fine riesce a ritrovarla o è andata persa per sempre?
Sono veramente partecipe dell'ambascia che colpisce alcuni di noi nel preoccuparsi tanto intensamente per la faccia altrui persa tuttavia inviterei questi colleghi a rivolgere altrove le proprie attenzioni, circondati come siamo da gente che, avendo perso da mo' la suddetta faccia e non avendola mai più ritrovata, neppure nell'immondizia, si macchia di colpe ben più gravi scaricando sui docenti il compito di "moralizzare la gioventù" mentre lui (o forse dovrei dire lei, o ancor meglio, loro) continua(no) imperterrito/i a sgretolare a colpi di picconi quel poco che resta dei cosiddetti "valori morali" condivisi. Forse non ci siamo accorti che la "munnizza" è attorno a noi!
Eppoi, siamo seri, prima di gridare allo scandalo, ad accusare gli altri, andiamo a dare una sbirciatina dentro l'armadio di casa nostra! Probabilmente anche lì troveremo qualche sacchettino d'immondizia!

sabato 20 giugno 2009

Alzati e cammina, Lazzaro!

Ebbene si! Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta!
E' stata dura, ma veramente dura perchè la situazione sembrava peggiore del solito.
Lazzaro non respirava, non dava segni di vita, a domanda non rispondeva, anche se la domanda era: "Come ti chiami?". Nessuna risposta.
Tuttavia, raccogliendoci nel solito rito e abbassando ancora una volta quell'indumento unisex di uso comune che ci copre le pubenda, siamo riusciti a ridare vita a Lazzaro, il quale, per altro era lì, tranquillo, per i fatti suoi, che non voleva che lo distraessimo dal suo stato comatoso, quasi irreversibile. Invece no! Imperterriti, anche contro la sua volontà, abbiamo ottenuto il risultato insperato.
Del resto la conoscete tutti l'efficacia della procedura. Tutto parte dalla solita domanda: "Come mai Lazzaro è in questa condizione?", la risposta è sempre la stessa: "L'abbiamo chiamato, varie volte, ma lui non ha mai risposto". Abbiamo convocato allora i genitori di Lazzaro, ma loro ci hanno allargato le braccia. Ci siamo rivolti allo psicologo per vedere se ci poteva dare una mano ma anche lo psicologo ci ha allargato le braccia: sembrava che per Lazzaro non ci fosse più speranza. Poi all'improvviso il miracolo: "Mi sono avvicinato, era l'ultimo giorno, non avevo più risorse, così gli ho chiesto "Lazzaro come stia?" e lui all'improvviso ha sollevato il sopracciglio destro! L'ho visto, vi giuro, ha sollevato il sopracciglio sinistro!" -" Ma non era il destro?" chiede il solito disfattista?". Ma che importanza ha, destro o sinistro, quello che conta è che Lazzaro è vivo e potenzialmente potrebbe darci tante belle risposte. E poi non dimentichiamo da che famiglia viene Lazzaro! Genitori troppo presenti, sempre per i fatti loro! Una madre troppo premurosa che se ne frega di lui e gli lascia fare quello che vuole impedendogli di esprimere tutte le sue potenzialità. E cosa dire del padre, sempre pronto a rimproverarlo a dargli consigli, a consolarlo dimostrando così la sua incapacità a responsabilizzarlo perchè Lazzaro è stato troppo sovraccaricato di responsabilità dai suoi! Si Lazzaro va salvato! Sicuramente l'anno prossimo ci farà ricredere e finalmente saprà declinarci almeno le sue generalità!

sabato 13 giugno 2009

Mezzogiorno di fuoco

Aveva fatto tutto il necessario. Pulito, oliato e caricato la pistola, sistemato e verificato il cinturone che aveva poi legato alla vita con scrupolo ed attenzione perchè la mano potesse scorrere velocemente al momento giusto, senza intoppi!
Fece il nodo al papillon ed indossò il gilet, al quale attaccò la stella, a sinistra, il lato del cuore.
Si avviò all'appuntamento con passo sicuro, un pò circospetto. Cercava di concentrarsi mantenendosi calmo, perchè la tensione poteva essergli fatale.
Arrivato a destinazione, salì con sicurezza le scale. Sentiva in lontananza le voci degli altri che lo aspettavano. La tensione si fece alta. Sicuro di se', avanzò verso la stanza da dove fuoriuscivano le voci. Qualche minuto ancora e poi la resa dei conti. La sua mano scese inconsciamente verso la fondina, ad accarezzare il manico di madreperla della sua pistola. Riacquistò sicurezza e fece l'ultimo pezzo di corridoio che lo separava dalla stanza. Afferrò con energia la maniglia. Un piccolo attimo di esitazione, poi spinse la porta ed entrò nella stanza.
Si, gli scrutini potevano cominciare!

mercoledì 10 giugno 2009

Fondo sociale di copertura

Bisognerebbe creare un fondo sociale di copertura, istituito all'interno del proprio luogo di lavoro e alimentato dalla contribuzione obbligatoria di tutti i lavoratori.
Tale fondo dovrebbe servire alla copertura di lavoratori che transitoriamente si dovessero trovare in stato di deprivazione umana di genere.
Risulta evidente che in alcuni casi, trattandosi di casi penosi e particolarmente difficili da risolvere, l'intervento a sostegno della deprivazione oltre ad essere oneroso, è anche oltremodo rischioso per l'operatore, il quale anche se dotato di altissima professionalità, potrebbe trovarsi in situazione di disagio dovendo palesemente contravvenire a obblighi dettati dalla natura stessa dell'uomo.
Il fondo è aperto a tutti, sia uomini che donne, ed è creato a tutela del benessere della collettività lavoratrice.

domenica 7 giugno 2009

Perchè te li sei tagliati?

Più divento vecchio e più osservo con raccapriccio l'umanità intorno a me.
Innanzi tutto noto il proliferare di tanti machi. Un bestiario variegato fatto di gente che si ritocca le sopracciglie, si depila, si cosparge di creme ed olezza come una mignotta di periferìa. Alcuni li vedo fotografati su Facebook a torso nudo, in posa da pseudoculturisti, lo sguardo fisso sull'obiettivo della macchina fotografica, come se volessero dire "Quanto so figo!".
Mah, sarà che così deve andare il mondo, ma sta di fatto che queste cose mi lasciano un pò perplesso. Non capisco, o forse capisco troppo.
Sta di fatto che mentre il bello dell'umanità sta nella diversità tra i sessi, questa diversità, almeno in alcuni atteggiamenti esteriori, sembra stemperarsi in un'unità artificiosa in cui i maschi si truccano come delle femminucce, e le femminucce si comportano e parlano come dei lavoratori portuali.
Personalmente ritengo che quello che manca oggigiorno sia la capacità di utilizzare al meglio le parti nobili dell'essere umano e cioè i due aspetti che ci rendono diversi dagli altri esseri viventi che popolano il pianeta, cioè gli animali. Parlo delle capacità di provare sentimenti e di comportarsi da esseri ragionevoli.
Provare sentimenti non ha nulla a che vedere con Maria De Filippi e company; non è il cortile nè tantomeno il dirsi le cose in faccia. Il sentimento è spesso pudore e riservatezza, niente a che vedere con la manifestazione di istinti generati dalla parte del corpo che sta al di sotto della cintola.
E così il comportamento ragionevole che vuol dire misura, riflessione volontà di capire chi ti sta davanti, cosa ti vuole dire e perchè.
E queste sono doti sia maschili che femminili.

Elogio della munnizza

Non capisco perchè ci lamentiamo della munnizza nelle strade.
E' tutta una vita che conviviamo serenamente con la munnizza senza dolercene particolarmente. Perchè giusto in questi giorni ci dovremmo lamentare? Per "quattro" sacchetti in più in mezzo alla strada? E poi, è così variopinta! A parte la puzza, i bacharozzi e i surci, che male ci fa?
Quando questi "quattro" sacchetti saranni rimossi dalle strade, dimenticheremo tutta l'altra immondizia di cui da anni è ricoperta tutta la nostra città e di cui nessuno o quasi si lamenta.
Non dobbiamo essere ciechi di fronte a "questa" immondizia, perchè è quella che è difficile da rimuovere, perchè è dentro quasi tutti i palazzi di questa città . Non è sufficiente qualche compattatore in più o quattro poveri soldati inviati "provvidamente" dal governo nazionale. Questa immondizia la possiamo rimuovere solo noi, ciascun cittadino che si incarica nel proprio piccolo, di fare pulizia, magari aiutando il vicino di casa che da solo non ce la fa.
Non è poi così difficile: basta avere un po' più di dignità

Ora ho capito

Quando ero piccolo, mia madre mi parlava del fascismo e mi diceva che tutta la gente era fascista, così naturalmente, senza pensarci. Allora non riuscivo a capire come fosse possibile che tutto un popolo (o quasi) riuscisse ad osannare in questo modo un ometto che, affanciandosi dal balcone di piazza Venezia, inanellava tutta una serie di paroloni facendo riferimento a patria, onore, famiglia, riuscendo così a trascinare la folla. Tanto più che, anche se non esisteva la televisione ed i giornali e la radio erano controllati dal governo, tutti sapevano che quello che diceva Mussolini non era certo il vangelo. E tutti sapevano anche che il suo stile di vita non corrispondeva a quanto andava predicando dal balcone.
Allora mi sembrava impossibile. Ora ho capito, vista la condizione che viviamo oggi, molto simile ad allora. Anche oggi, come allora, abbiamo un altro ometto che non usa più i balconi ma qualsiasi rialzo su cui salire (vedi il predellino dell'auto o tribune varie) per monopolizzare l'attenzione della gente, mentendo spudoratamente sulla maggior parte delle cose che dice e avendo accanto a se tutta una serie di portavoce che ripetono in coro, buoni buoni, quello che il capo ha detto, senza avere alcuna idea personale (d'altronde sono pagati per non avere idee).
E noi ci beviamo tutto da bravi boccaloni! E il comportamento del capo è sempre tollerato e giustificato, anche se nel privato fa l'opposto di quello che dice.
Allora ho capito che il problema è nostro, sta dentro di noi, nella nostra cultura, nella nostra superficialità da un lato e nella nostra stupidità dall'altro, nell'aver bisogno dell'uomo forte che in qualsiasi situaziione ci dica "Ci penso io" continuando a credergli anche quando, in modo evidente, è tutto un bluff.
Siamo noi il problema non lui. Lui è solo figlio della nostra incapacità.

giovedì 4 giugno 2009

Vi prego

Se, andare a votare per voi significa votare per chi vi sta più simpatico,
Se, andare a votare per voi significa votare per il candidato propostosi a voi il giorno prima per telefono,
Se, andare a votare per voi significa votare per chi mi vi ha promeso un posto di sostituto guardiano notturno in un cantiere per 15 giorni, forse, non sappiamo, vediamo, c'è la recessione,
Se, andare a votare per voi significa "uno o l'altro che importanza ha, tanto sono tutti ladri",
Ebbene, vi prego, vi scongiuro, non andate a votare, sparagnatevi questa fatica.
Siamo circondati dalla mediocrità, peggio dalla volontà di apparire, peggio dalla sete di potere e di sfruttare il seggio per scopi personali.
Chi ci governa, nella stragande maggioranza, non è migliore di noi. Per questo vi prego. Se non siete stracerti che chi votate è una persona onesta, migliore di voi, che ha voglia di prendersi in carico gli oneri degli altri (e se la conoscete fatela conoscere anche a me allora!) ebbene non andate a votare, andate a mare e soprattutto resistete al canto delle sirene di chi oggi vi promette e domani sparisce!