In margine alle famigerate attività connesse con la valutazione di fine anno, volgarmente note col nome corrente di "scrutini finali", mi "cammina stancamente" l'obbligo (avrei dovuto dire "corre" ma in realtà quest'obbligo si trascina pietosamente) di esprimere un giudizio personale sugli avvenimenti appena conclusi.
Ogni volta che terminano le attività di cui sopra, riecheggia nei corridoi delle scuole della repubblica e quindi anche della nostra, almeno da quando faccio questo mestiere (ma credo che bisognerebbe risalire a quando gli scrutini furono inventati) la medesima frase che alcuni colleghi proferiscono disgustati facendo riferimento, fuori dai denti, ad una certa faccia che qualche collega avrebbe persa!
Resto particolarmente perplesso; come è possibile che regolarmente, alla fine di ogni anno scolastico, c'è qualche docente talmente distratto da perdere sempre ed immancabilmente la propria faccia? E come farebbe tecnicamente questo docente a perderla? Dove la perderebbe? E come mai non si accorge di stare per perderla? Questo collega sarebbe poi fornito di facce a strati per cui perdendone una ce ne sarebbe un'altra pronta sotto? E poi questa faccia alla fine riesce a ritrovarla o è andata persa per sempre?
Sono veramente partecipe dell'ambascia che colpisce alcuni di noi nel preoccuparsi tanto intensamente per la faccia altrui persa tuttavia inviterei questi colleghi a rivolgere altrove le proprie attenzioni, circondati come siamo da gente che, avendo perso da mo' la suddetta faccia e non avendola mai più ritrovata, neppure nell'immondizia, si macchia di colpe ben più gravi scaricando sui docenti il compito di "moralizzare la gioventù" mentre lui (o forse dovrei dire lei, o ancor meglio, loro) continua(no) imperterrito/i a sgretolare a colpi di picconi quel poco che resta dei cosiddetti "valori morali" condivisi. Forse non ci siamo accorti che la "munnizza" è attorno a noi!
Eppoi, siamo seri, prima di gridare allo scandalo, ad accusare gli altri, andiamo a dare una sbirciatina dentro l'armadio di casa nostra! Probabilmente anche lì troveremo qualche sacchettino d'immondizia!
Ogni volta che terminano le attività di cui sopra, riecheggia nei corridoi delle scuole della repubblica e quindi anche della nostra, almeno da quando faccio questo mestiere (ma credo che bisognerebbe risalire a quando gli scrutini furono inventati) la medesima frase che alcuni colleghi proferiscono disgustati facendo riferimento, fuori dai denti, ad una certa faccia che qualche collega avrebbe persa!
Resto particolarmente perplesso; come è possibile che regolarmente, alla fine di ogni anno scolastico, c'è qualche docente talmente distratto da perdere sempre ed immancabilmente la propria faccia? E come farebbe tecnicamente questo docente a perderla? Dove la perderebbe? E come mai non si accorge di stare per perderla? Questo collega sarebbe poi fornito di facce a strati per cui perdendone una ce ne sarebbe un'altra pronta sotto? E poi questa faccia alla fine riesce a ritrovarla o è andata persa per sempre?
Sono veramente partecipe dell'ambascia che colpisce alcuni di noi nel preoccuparsi tanto intensamente per la faccia altrui persa tuttavia inviterei questi colleghi a rivolgere altrove le proprie attenzioni, circondati come siamo da gente che, avendo perso da mo' la suddetta faccia e non avendola mai più ritrovata, neppure nell'immondizia, si macchia di colpe ben più gravi scaricando sui docenti il compito di "moralizzare la gioventù" mentre lui (o forse dovrei dire lei, o ancor meglio, loro) continua(no) imperterrito/i a sgretolare a colpi di picconi quel poco che resta dei cosiddetti "valori morali" condivisi. Forse non ci siamo accorti che la "munnizza" è attorno a noi!
Eppoi, siamo seri, prima di gridare allo scandalo, ad accusare gli altri, andiamo a dare una sbirciatina dentro l'armadio di casa nostra! Probabilmente anche lì troveremo qualche sacchettino d'immondizia!
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