Penso di essere una persona leale, abbastanza (magari troppo) trasparente, spontanea. E detesto dovermi difendere. E' una delle cose che odio.
Credo che sarà capitato anche voi non di avere una musica in testa, come nella canzone, ma di avere a che fare con persone che conoscete per la loro stronzaggine e che ve lo fanno pesare quotidianamente, per cui alla fine pensate "Questo ce l'ha con me!". Ebbene vi posso assicurare che questi sono casi facili: il nemico conosciuto è un mezzo amico, perchè ti puoi difendere da lui, lo conosci e sai dove andrà a parare. Se sai che X è un pervertito (o una pervertita per le pari opportunità), eviterai di attraversare il bosco la notte insieme a lui, giusto?
Ma ci sono quelli invece che hanno dei percorsi mentali molto lunghi e che per arrivare là dove vogliono che si arrivi, fanno dei giri, dei giri, dei giri, per poi portarti là, e quando ci sei arrivato sei più o meno fottuto. Odio queste situazioini perchè mi costringono a stare sul chi va là, a dovermi difendere sempre, a non sapere cosa voglia da me quella persona che però so che mi sta fottendo.
In questo, nessuno se ne dolga, le donne sono molto più esperte di noi maschietti, perchè abituate a camuffarsi, a truccarsi, a nascondersi, per un fatto non genetico ma culturale, almeno nelle civiltà occidentali. Noi maschietti siamo più o meno (con qualche eccezione, vedi Andreotti) assolutamente degli sprovveduti, dei cazzoni che si lasciano abbindolare facilmente.
Quagliando: certo non si può fare sempre come quello che dice di no a tutto per evitare così qualsiasi camurrìa. "Che ti ha detto?". "Non lo so. Io però, per pronto accomodo gli ho detto di no, non si sa mai!"
E allora? Allora, allora. Beh è difficile comportarsi in questi frangenti. Io personalmente cerco di contare un pò (almeno fino a 853), prendendo tempo, faccio domande, in poche parole, scavo, per capire dove porta il tunnel per evitare di infilarmici alla cieca. Poi alzo il livello e comincio a chiedere apertamente cosa c'è dietro e, se ancora non ho chiaro tutto il disegno, rimando. Adduco scuse del tipo "Devo chiedere al mio psicologo", oppure "Mia figlia ha la prima comunione" - "Ma come, non ha già 23 anni?" - "Si ma abbiamo perso il certificato e dobbiamo rifarla!". Insomma la butto sul tempo e mi informo in giro per saperne di più.
Capite bene che quando mi si avvicina un personaggio così comincio a stare male! Quanta fatica mentale sprecata a doversi difendere da uno stronzo simile. Sappiate che questa gente passa ore e ore per prepararvi la polpetta avvelenata; studia tutte le battute da dirvi, prevede le vostre risposte. Quando pensate di avercela fatta tira furi un ragionamento al quale non avevate pensato prima e vi mette KO.
Una lunga partita a scacchi! Sarà per questo che non amo molto gli scacchi?
Ma ci sono quelli invece che hanno dei percorsi mentali molto lunghi e che per arrivare là dove vogliono che si arrivi, fanno dei giri, dei giri, dei giri, per poi portarti là, e quando ci sei arrivato sei più o meno fottuto. Odio queste situazioini perchè mi costringono a stare sul chi va là, a dovermi difendere sempre, a non sapere cosa voglia da me quella persona che però so che mi sta fottendo.
In questo, nessuno se ne dolga, le donne sono molto più esperte di noi maschietti, perchè abituate a camuffarsi, a truccarsi, a nascondersi, per un fatto non genetico ma culturale, almeno nelle civiltà occidentali. Noi maschietti siamo più o meno (con qualche eccezione, vedi Andreotti) assolutamente degli sprovveduti, dei cazzoni che si lasciano abbindolare facilmente.
Quagliando: certo non si può fare sempre come quello che dice di no a tutto per evitare così qualsiasi camurrìa. "Che ti ha detto?". "Non lo so. Io però, per pronto accomodo gli ho detto di no, non si sa mai!"
E allora? Allora, allora. Beh è difficile comportarsi in questi frangenti. Io personalmente cerco di contare un pò (almeno fino a 853), prendendo tempo, faccio domande, in poche parole, scavo, per capire dove porta il tunnel per evitare di infilarmici alla cieca. Poi alzo il livello e comincio a chiedere apertamente cosa c'è dietro e, se ancora non ho chiaro tutto il disegno, rimando. Adduco scuse del tipo "Devo chiedere al mio psicologo", oppure "Mia figlia ha la prima comunione" - "Ma come, non ha già 23 anni?" - "Si ma abbiamo perso il certificato e dobbiamo rifarla!". Insomma la butto sul tempo e mi informo in giro per saperne di più.
Capite bene che quando mi si avvicina un personaggio così comincio a stare male! Quanta fatica mentale sprecata a doversi difendere da uno stronzo simile. Sappiate che questa gente passa ore e ore per prepararvi la polpetta avvelenata; studia tutte le battute da dirvi, prevede le vostre risposte. Quando pensate di avercela fatta tira furi un ragionamento al quale non avevate pensato prima e vi mette KO.
Una lunga partita a scacchi! Sarà per questo che non amo molto gli scacchi?
4 commenti:
..NOI IL NEMICO LO ABBIAMO DIETRO L'ANGOLO..!!!!!!!!!!!!!!!!
ammesso che sia realmente un nemico, lo conosciamo e possiamo combatterlo
ma il Venerd' Santo, prof Giov., non si deve fare penitenza, perdonare...?
la tua mentore propone lo sguardo oltre il misero colle, al di là di chi ti sta davanti! certo, per poi trovarsi regolarmente nella....etc..,ma oggi è il sabato Santo e così...
la mentore
La mia è una disamina supportata da un approccio scientifico con intento didattico-formativo, non intende quindi voler far riferimento a casi reali che però tu sai bene che esistono. In ogni caso mica sono cattolico apostolico romano, per cui me ne posso anche fregare del perdono!
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