venerdì 24 ottobre 2008

Azzurro Giallo e Nero

Tre colori per riassumere tante sensazioni.

Azzurro come i colori dell'Europa che ha finanziato il progetto Comenius T.A.S.S. grazie al quale una trentina di docenti provenienti da 7 paesi europei (Belgio, Estonia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Svezia) hanno potuto incontrarsi in Polonia e scambiare i propri punti di vista sulla scuola e quindi sulla vita. Se volete saperne di più potete andare sul sito del progetto (http://www.tbss.eu/) all'interno del quale troverete anche qualche traccia del mio passaggio .


Giallo come il colore del Papa Giovanni Paolo II.
Durante questa settimana abbiamo ritrovato tracce del suo passaggio terreno quali Wadowice, sua città natale, e Cracovia città nella quale fu arcivescovo prima di fare il grande salto verso il seggio papale.

Conoscete tutti le mie idee a proposito della fede e della chiesa. Proprio queste idee cmq mi consentono di essere serenamente distaccato perchè non coinvolto emotivamente. L'idea che mi sono fatto scaturisce da alcune sensazioni avute direttamente dalla visita di questi e altri luoghi della Polonia e da uno scambio di battute avuto con alcune colleghe polacche.

A mio parere la venerazione che i polacchi hanno verso GPII è, prima di tutto, umana: si percepisce il senso di profonda riconoscenza che la gente ha nei confronti di un uomo che ha contribuito a cambiare in modo radicale la storia della sua nazione (una collega mi ha detto testualmente: "Dopo la sua nomina è cambiato tutto in Polonia").
Tanto per capirci, alla fine anch'io sono rimasto coinvolto. Figuratevi che nella grande chiesa di Cracovia dedicata alla Madonna ho acceso un cero.

Nero come
Auschwitz. Nero come Birkenau. Nero come il buio, il lutto, la notte della ragione.
Ho aggiunto qui di seguito alcune "cartoline" da Auschwitz e Birkenau non tanto per mostrare il male (perchè il male lo si può mostrare fino ad un certo punto) quanto per riflettere, stare vigili e soprattutto non pensare che tutto questo non si ripeterà più perchè il marcio dell'uomo prima o poi spunta fuori e allora bisogna sempre vigilare.
Nel visitare i due luoghi di dolore ho avuto la sensazione di visitare delle fabbriche. Nelle fabbriche gli imprenditori cercano di ottimizzare tutto (spazi, tempi, materie prime, macchinari, fattore umano) per raggiungere il massimo dell'utile col minore sforzo. E qui i nazi hanno fatto lo stesso; solo che la "materia prima" qui era costituita da esseri umani inermi.

Qui sotto vediamo l'ingresso del campo di Auschwitz con la scritta "
Arbeit macht frei", ovvero il lavoro rende liberi, una vera presa per i fondelli per quel milione di persone provenienti da tutta Europa che qui perse la vita.


Qui invece il cartello è più "umano" e recita "Attenzione pericolo di morte alta tensione"


Altre due immagini dal campo di Birkenau dove la musica non cambia. Il vuoto delle baracche allineate, le latrine poste al centro di esse, le brande nelle quali dormivano insieme sino a 8 persone (x branda naturalmente), la linea ferrata che entra dentro a portare i vagoni della "materia prima", tutto terribilmente meccanico, freddo, irragionevolmente razionale.
E lassù, in alto, nelle garitte, i soldati pronti a mitragliare!!!



Lugubre e sinistra l'ultima immagine. Senza commento



Inutile qui approfondire. Per ulteriori informazioni vi consiglio alcuni siti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Campo_di_concentramento_di_Auschwitz
http://auschwitz.altervista.org/portal/

Sensazioni forti quindi alla fine di questa esperienza. Sensazioni forti e positive in ogni caso perchè riflettere sugli errori e orrori non è mai negativo.
Attendo vostri commenti, come sempre liberi, quindi non per forza legati a quanto sopra detto.
Anche perchè durante la mia assenza è successo "qualcosa" dentro e fuori la scuola, dentro e fuori l'Italia, dentro e fuori di noi. Se volete parlarmene, sparate come sempre.


3 commenti:

Rita ha detto...

Buona sera prof e ben tornato dalla Polonia spero x lei e x il resto dei colleghi ke sia stato un bel viaggio....bhè la sua mancanza si è sentita e come..bhè nn so più cosa dirle xcio buona notte a presto Baci!

Anonimo ha detto...

salve prof!!non ho mai saputo riflettere fino in fondo su questa situazione..è troppo pesante,sconcertante e mi dà un senso d tristezza che mi rende molto malinconica..mi sembra che sia stata tutta un film..ma vedendo le immagini non posso far altro che pensare alla dura realtà..

Unknown ha detto...

Ciao Ilenia
anch'io mi sentivo come te, cioè pur provando raccapriccio non riuscivo a rendere reale questa sensazione. Per questo vi invito, se vi capita, a fare una visita in uno dei campi di sterminio ancora visitabili in giro per l'Europa per rendere più concreta e visibile la sofferenza di tante persone.